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Colonizzazione: Venere

Venere è il secondo pianeta del Sistema Solare con un orbita circolare che lo porta a compiere una rivoluzione in 224,7 giorni terrestri. Prende il nome dalla dea romana dell’amore e della bellezza. Con una magnitudine di -4.6 è l’oggetto naturale più luminoso nel cielo notturno dopo la Luna.

Essendo Venere visibile solitamente poco dopo il tramonto e poco prima dell’alba i popoli antichi lo chiamavano Stella della Sera o Stella del Mattino.

L’atmosfera venusiana è costituita principalmente da anidride carbonica. Questa è molto più densa dell’atmosfera terrestre, con un livello di pressione al suolo di 92 atm. La densità atmosferica crea un impressionante effetto serra che rende Venere il pianeta più caldo del sistema solare.

Il pianeta è avvolto da uno spesso strato di nubi molto riflettenti, composte da acido solforico.

La storia delle esplorazioni spaziali verso Venere nasce nel 1961 con la missione sovietica Venera1 che fece il fly-by del pianeta senza però riuscire a trasmettere alcun dato. Il programma Venera continuò fino al 1983 con 16 missioni di successo.

Ad oggi è noto che Venere possieda una superficie rovente su cui insiste un’atmosfera corrosiva con un’altissima pressione, ma in passato questi dati erano sconosciuti. Carl Sagan teorizzò che Venere fosse coperto da un oceano di idrocarburi. Altri studiosi ritenevano che il pianeta fosse ricoperto di paludi mentre altri ancora ipotizzavano un mondo desertico.

Caratteristiche Venere:

Per determinare il suolo che si presupponeva fosse liquido, la sonda Venera 4 possedeva un morsetto di zucchero bianco che a contatto con un liquido avrebbe dovuto sciogliersi attivando l’antenna che avrebbe permesso alla sonda di non affondare. La cosa curiosa è che Venera 4 non solo non trovò un oceano, ma non raggiunse nemmeno la superficie del corpo celeste. Smise di funzionare quando la pressione superò le 15 atmosfere, solo una piccola frazione delle 93 atm presenti sulla superficie del pianeta.

Venera 13 e 14 riuscirono a trasmettere immagini a colori di questo acido mondo. Solo nel 1989 la NASA riuscì a mappare l’intero pianeta. Nel 2006 Venus Express ha eseguito una mappatura completa della superficie fornendo la prova dell’esistenza passata di oceani, evidenze di fulmini nell’atmosfera e la presenza di un gigantesco doppio vortice al polo sud.

Si stima che Venere abbia attraversato recentemente una fase geologicamente attiva con molti vulcani. L’accelerazione di gravità è mediamente pari a 0.88 rispetto a quella terrestre. Un uomo di 70 kg peserebbe solo 62 Kg.

L’atmosfera venusiana è composta al 96.5% di anidride carbonica, il restante 3.5% è composta da azoto. La notevole percentuale di CO2 è dovuta al fatto che Venere non possiede un ciclo del carbonio, non esistono organismi, come le piante sulla Terra, che la possano riassorbire in biomassa.

Le sonde che si sono posate sulla superficie hanno ripreso principalmente rocce di basalto. Rispetto alla Terra o Marte, Venere è principalmente pianeggiante, solo il 10% della superficie si estende oltre i 10 Km di altezza, contro i 20 Km che separano i fondali oceanici terrestri dalle montagne più alte.

Vulcani:

Possiede il maggior numero di vulcani, circa 1500 di dimensioni medio-grandi, ma ce ne potrebbero essere altri milioni di dimensioni minori. La presenza di zolfo nell’atmosfera fa presupporre che l’attività vulcanica sia ancora molto attiva. La superficie raggiunge temperature superiori ai 460 gradi centigradi senza alcuna presenza di umidità definendola così “infernale”.

Sulla cima dei picchi montuosi la sonda Magellano ha rilevato una sostanza molto riflettente di aspetto simile alla neve. La natura di questa sostanza non è nota con certezza, ma alcune speculazioni propongono che si possa trattare di tellurio elementare o persino di solfuro di bismuto.

Colonizzazione:

I venti superficiali sono lenti, ma a causa dell’alta densità atmosferica esercitano una notevole forza contro gli ostacoli e sono in grado di spostare polvere e pietre. Basterebbe questo per ostacolare il movimento dell’uomo sulla superficie. Come se le temperature e la pressione non fossero già un problema.

Per terra-formare Venere sono stati ipotizzati essenzialmente due metodi, entrambi atti ad eliminare o almeno ridurre l’abnorme temperatura del pianeta. L’obiettivo è quello di eliminare il biossido di carbonio e creare un’atmosfera di ossigeno.

Il primo metodo prevede di colonizzare Venere servendosi di scudi solari. Una certa quantità di galleggianti potrebbero costituire uno scudo solare attorno al pianeta. Se fossero costituiti di nanotubi di carbonio, potrebbero essere ricavati dall’anidride carbonica raccolta dall’atmosfera.

Il secondo metodo prevede l’eliminazione della densa atmosfera di biossido di carbonio. L’approccio biologico si servirebbe di alghe che convertono la CO2 in O2. Ad oggi è noto che l’acqua sul pianeta sia rara e che le radiazioni solari sarebbero letali per ogni forma di vita conosciuta (forse).

La terra-formazione potrebbe procedere attraverso l’importazione di idrogeno prelevato da qualche fonte del sistema solare più esterno. H2 reagendo con la CO2 produrrebbe istantaneamente carbonio elementare e acqua secondo la reazione di Bosch. Sarebbero necessarie 4000 volte la massa di Fobos e circa 8 volte la massa dell’intera atmosfera terrestre di idrogeno.

Ad oggi, se dovessimo mettere un uomo sulla superficie del pianeta morirebbe istantaneamente, anzi non arriverebbe nemmeno sulla superficie. Se ci dovesse riuscire le altissime temperature lo scioglierebbero all’istante, inoltre la forte pressione lo comprimerebbe e le piogge acide lo corroderebbero.

Non sopravvivono le sonde per molto tempo. Un uomo non avrebbe molte speranze.

Testo: Luca Tonietti

Foto: https://www.huffpost.com/entry/what-the-sun-looks-like-from-other-planets_n_577ec142e4b0344d514e9182?guccounter=1&guce_referrer=aHR0cHM6Ly93d3cuZ29vZ2xlLmNvbS8&guce_referrer_sig=AQAAAHWhBLVBNVC9s6u_IW18XKRVEnn1gM8ELQbx4DrklfKBcwp9QFmofbRHaAhBnutT2eKhQ1OFctQikh46DdSOwXui8BNzMpgiSPGND4dtnFzeKtCv1Fvv2Rve-eFzMWuBi8NdkwREvoeh-4CfmqwopU09Du0KEXrNHBygetgQN_K0

https://it.wikipedia.org/wiki/Venere_(astronomia)

Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Terraformazione_di_Venere

https://it.wikipedia.org/wiki/Venere_(astronomia)