You are currently viewing Gli Impatti ad alta velocità possono spiegare la storia di Venere

Gli Impatti ad alta velocità possono spiegare la storia di Venere

I nuovi modelli suggeriscono che collisioni veloci potrebbero spiegare perché la Terra è abitabile mente Venere non lo è.

Questi nuovi modelli suggeriscono infatti che grandi impatti ad alta velocità durante la storia primordiale di Venere potrebbero riconciliare le grandi differenze in termini di abitabilità tra questo pianeta acido ed inospitale ed il suo gemello roccioso, nonché la Terra.

I due pianeti sono simili in molti modi: possiedono dimensioni, masse e densità simili ed anche la distanza dal Sole non è così tanto diversa. La Terra è più lontana ma in termini di distanze astronomiche la differenza è minima. Fino ad oggi, tuttavia, alcune differenze chiave non trovano una spiegazione univoca. Come mai l’abitabilità, la composizione atmosferica e la tettonica delle placche è così diversa sul pianeta Venere rispetto al pianeta Terra?

Questo nuovo modello degli impatti ad alta velocità potrebbe aiutare a spiegare poiché la Terra ha formato la vita, mentre Venere no. è una ricerca nuova, presentata all’AGU Fall Meeting 2021.

“All’inizio del Sistema Solare, gli impattori (asteroidi, comete e tutti quei corpi celesti in grado di bombardare un pianeta) sarebbero stati immensi” ha affermato Simone Marchi, scienziato planetario del Southwest Research Institute che ha presentato lo studio il 16 dicembre. “Se un primo impattore fosse stato più grande, diciamo, di poche centinaia di chilometri di diametro, avrebbe potuto influenzare addirittura il nucleo planetario, quindi la sua parte più interna e profonda. Oltre a questo, avrebbe avuto importantissime ripercussioni sull’intera superficie ed atmosfera di Venere”, “Queste colossali collisioni influenzerebbero sostanzialmente tutto ciò che riguarda un pianeta”.

Il lavoro recente di un altro gruppo di ricerca ha mostrato che gli impattori durante la fase tardiva di accrescimento di Venere, circa 4.5-4.0 miliardi di anni fa, avrebbero potuto colpire il pianeta a velocità medie più elevate rispetto ai corrispettivi impattori in collisione con la Terra. Più di un quarto delle collisioni con Venere si sarebbero verificate ad almeno 30 Km/s.

La nuova ricerca dimostra che i grandi impatti ad elevata velocità su Venere portano ad una fusione del mantello doppia rispetto alla fusione indotta dall’impatto terrestre. Quindi, secondo questo studio, gli impattori ad alta velocità che colpiscono Venere con un angolo poco profondo possono portare una fusione completa del mantello.

Quando anche solo uno di questi enormi impatti ad alta velocità ha colpito Venere, potrebbe aver interrotto e sostanzialmente azzerato l’evoluzione del pianeta. Venere potrebbe essere passato da un solido corpo roccioso ad un “pasticcio” fuso in pochi istanti, alterando la mineralogia e la struttura fisica dell’interno e della superficie planetaria. Qualsiasi atmosfera preesistente sarebbe stata in gran parte spazzata via e sostituita da gas volatili emergenti dalla fusione.

Un singolo impatto ad alta velocità alla fine avrebbe quindi potuto determinare la possibilità di formazione o meno di placche tettoniche, uno degli aspetti chiave del concetto di abitabilità.

Mentre i grandi impatti probabilmente hanno colpito sia la Terra che Venere, quest’ultimo potrebbe aver subito un maggiore scioglimento e interruzione a causa dell’elevata velocità dei suoi impatti, impostando quindi i pianeti su percorsi evolutivi divergenti.

Per entrambi i pianeti, e per il Sistema Solare nel suo insieme, queste prime collisioni hanno avuto grandi conseguenze sulla loro abitabilità, o mancanza di essa, oggi.

“Queste collisioni sono state responsabili della formazione del Sistema Solare. Non è uno sforzo di immaginazione dire che senza questi processi, vivremmo in un ambiente completamente diverso, e forse non saremmo qui”, “Dobbiamo chiederci quanto del pianeta in cui viviamo oggi è stato plasmato da questi primi eventi violenti.

Fonti:

HIGH-SPEED IMPACTS MAY HAVE SHAPED VENUS’ HISTORY, news.ago.org

https://agu.confex.com/agu/fm21/meetingapp.cgi/Paper/891443