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Cupriavidus Metallidurans, il Batterio Alchimista

Cupriavidus o Ralstonia metallidurans è un batterio gram negativo resistente ai metalli pesanti (heavy metal stress) isolato in Belgio nella melma che si produce durante i processi di decantazione dello zinco. Le cisterne di queste industrie contengono enormi quantità di metalli pesanti, notoriamente velenosi per gli esseri viventi perché’ in grado di integrarsi nei processi metabolici fisiologici. 

Nel 2007 alcuni ricercatori belga, confrontando diversi ceppi batterici, sono riusciti ad identificare le componenti genetiche responsabili della resistenza a questi ambienti estremi. La componente detossificante è contenuta in due megaplasmidi di 200kb conosciuti come pMOL28 e pMOL30. Questi due plasmidi sono in grado di rispondere in modo diverso in funzione della concentrazione dei metalli presenti nell’ambiente ed in funzione del tipo di metallo. 

Il ceppo CH34 è addirittura in grado di far precipitare l’oro in pepite secondarie di origine biotica (dalla precipitazione di una soluzione di cloruro di oro III). CH34 è un batterio chemolitoautotrofo aerobico, per cui in funzione delle sue necessità metaboliche ossidative è in grado di sopravvivere senza fonti di carbonio organico dipendendo esclusivamente da minerali.

Vien da sé il possibile “sfruttamento” di questo ceppo filosofale, un giorno CH34 potrebbe diventare importante nei processi di biomining, ossia le tecniche che sfruttano i batteri per l’estrazione ed il riciclo di oro e altri metalli. La sua grande importanza biotecnologica risiede anche nel fatto che potrebbe essere usato per la detossificazione delle scorie delle miniere d’oro, le quali sono inquinanti e dannose per gli ecosistemi. 

Testo: Luca Tonietti
Foto: wikipedia.org (scansione a microscopio elettronico di una pepita secondaria di oro che rivela strutture di origine biotica)
Fonte: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3587520/

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