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Colonizzazione: Saturno

È arrivato il momento di Saturno, questo è il sesto pianeta del nostro sistema solare, il secondo più massiccio dopo Giove. Possiede un raggio medio 9,5 superiore a quello della Terra ed una massa 95 volte superiore a quella terrestre.

Il suo nome deriva dall’omonimo dio della mitologia romana, omologo del titano greco Crono. È composto al 95% di idrogeno e per il 3% da elio a cui seguono altri elementi. In nucleo consiste in silicati e ghiacci circondati da uno strato di idrogeno metallico e da uno esterno gassoso.

Nella sua atmosfera i venti possono raggiungere i 1800 Km/h, risultando significativamente più veloci di quelli su Giove. Saturno possiede un esteso e vistoso sistema di anelli che consiste principalmente in particelle di ghiaccio e polveri di silicati.

Nel 2013 la sonda Cassini ha inviato le immagini di un enorme uragano sul polo nord del pianeta che aveva delle dimensioni 20 volte più grandi di quelli che si osservano sulla Terra con venti che toccavano i 530 km/h.

Caratteristiche Saturno:

Saturno percorre una rivoluzione completa in 29,458 anni terrestri. Il periodo di rotazione sul proprio asse varia a seconda della quota: gli strati superiori, nelle regioni equatoriali impiegano 10,23378 ore a compiere un giro completo, mentre nucleo e mantello ruotano in 10,67597 ore. In media la rotazione impiega 10 ore, 32 minuti e 35 secondi.

È un gigante gassoso e manca di una superficie definita, anche se potrebbe avere un nucleo solido. Saturno possiede una densità media inferiore a quella dell’acqua, solo 0,69 g/cc, questo implica che potrebbe galleggiare se fosse posto in un enorme oceano.

Al centro del pianeta è presente il nucleo. I modelli planetari suggeriscono che esista un piccolo nucleo roccioso simile a quello della Terra ma più denso. Questo è circondato da uno spesso strato di idrogeno liquido metallico, seguito da uno strato liquidi di idrogeno molecolare ed elio che si trasformano in gas all’aumentare dell’altitudine.

Nell’atmosfera di Saturno sono state rilevate anche tracce di ammoniaca, acetilene, etano, propano, fosfina e metano. Le nubi superiori sono costituite da cristalli di ammoniaca, che gli conferiscono il tipico aspetto giallognolo.

Curiosità:

Negli anni ‘80 le due sonde del Programma Voyager hanno fotografato una struttura esagonale presente nei pressi del polo nord del pianeta. Ciascun lato dell’esagono misura circa 13800 Km. Non si conoscono ancora le cause della presenza di questa forma geometrica regolare.

I caratteristici anelli di Saturno incominciano ad un’altezza di circa 6600 Km dalla sommità delle nubi e si estendono fino a 120000 Km. Il loro spessore è di mediamente 10 metri. l’origine degli anelli è sconosciuta. Ci sono due ipotesi: che siano il risultato della distruzione di un satellite di Saturno, provocata dalla collisione di una cometa, oppure che siano un avanzo del materiale da cui si è formato il pianeta.

Negli anelli alcuni agglomerati di ghiaccio più massicci possono alterare lievemente l’uniformità geometrica. Se superano le centinaia di metri vengono definiti minilune e non sono visibili al telescopio e nemmeno alle sonde che finora hanno visitato il pianeta, bensì creano delle perturbazioni che generano dei giochi di luce e ombra visibili solo in determinati periodi dell’anno saturniano.

Nel 2009 grazie al telescopio spaziale Spitzer è stato scoperto il più grande anello di Saturno mai osservato in precedenza. Questo è composto da ghiaccio e polvere allo stato di particelle alla temperatura di -157 gradi centigradi. Pur essendo molto esteso questo anello è visibile solo nell’IR perché non riflette luce visibile. La massa dell’anello cominicia ad una distanza di circa 6 milioni di Km dal pianeta e si estende fino a 11,9 milioni di Km.

Uomo:

Per l’uomo su Saturno, vale lo stesso detto per Giove. Non avendo una superficie solida l’uomo potrebbe colonizzare questo pianeta solo vivendo tra le nubi in “navicelle” studiate appositamente per resistere alle fortissime scariche di vento ed alle temperature proibitive. Inoltre, il nucleo di idrogeno metallico produce intense scariche di fulmini che positivamente generano un forte campo magnetico ma negativamente potrebbero influire sulla stabilità delle stazioni orbitanti.

Un uomo posto nell’atmosfera saturniana morirebbe all’istante poiché non in grado di respirare. Inoltre gas presenti in minor quantità come la fosfina sarebbero estremamente tossici. Le temperature spesso basse congelerebbero le membrane cellulari causando la morte.

L’unico plausibile metodo di colonizzazione di Saturno sarebbe quello di puntare sui suoi satelliti, ma questi li tratteremo in articoli separati. Ad oggi la colonizzazione di Saturno non è possibile. Ricordiamo che un “anno” su questo pianeta corrisponde a circa 30 anni terrestri. Una persona di 60 anni saturniani avrebbe circa 2 anni se si misurasse il tempo come qui.

Non sarebbe un bambino sia chiaro, sarebbe un adulto di 60 anni che sulla carta di identità ne mostrerebbe solo 2.

Testo: Luca Tonietti

Foto: https://earthsky.org/space/cassinis-saturn-plunge-september15-mission-milestone

https://it.wikipedia.org/wiki/Saturno_(astronomia)

Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Saturno_(astronomia)