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L’Abitabilita’ della Terra

Per abitabilità si intende l’insieme delle condizioni fisiche e chimiche che consentono di sostenere la vita in un determinato ambiente. Dipende da diversi fattori, astronomici, geofisici e climatologici, spesso tra loro interdipendenti. Il concetto di abitabilità è spesso riferito alla vita di tipo terrestre, ma può essere generalizzato nella misura in cui si riesce ageneralizzare il concetto di vita. 

Un concetto importante è quello che riguarda le fonti di energia. Gli organismi autotrofi estraggono energia direttamente dall’ambiente abiotico. Gli eterotrofi compongono la loro catena alimentare di autotrofi. In ultima analisi, tutta la vita trae energia dall’ambiente. Gli autotrofi acquisiscono energia tramite reazioni chimiche redox o mediante la fotosintesi.

Per essere abitabile, un ambiente deve essere protetto dalle radiazioni ionizzanti. La Terra oltre a possedere un clima ideale è protetta dall’atmosfera dalle particelle e fotoni energetici di origine stellare e galattica. L’atmosfera trasforma i raggi cosmici in particelle a minore energia, mediante una serie di cascate di particelle nei suoi più alti strati. Tipicamente i protoni collidono con una molecola atmosferica e producono mesoni carichi che a loro volta decadono in altre particelle. L’ossigeno presente nell’aria ci protegge invece dai raggi UV, in particolare lo strato di ozono (O3) assorbe molto efficacemente le radiazioni luminose.

Sulla Terra è presente acqua liquida e c’è una temperatura media di 15 gradi celsius con una pressione a livello del mare di 1 atmosfera. 

La percezione tradizionale di habitat terrestre è di tipo antropocentrico: un ambiente è considerato tanto più abitabile quanto più le sue condizioni climatiche, fisiche e chimiche sono ottimali per sostenere la vita dell’uomo. Nel corso dell’ultimo secolo, ci si è accorti che la vita riesce a prosperare in ambienti con condizioni considerate estreme (come mostrato dai vari post riguardanti alcuni organismi estremofili), e quindi inabitabili dall’uomo. 

Testo: Luca Tonietti
Foto: NASA.gov
Fonte: Giovanni Vladilo (Università degli studi di Trieste, Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali)