You are currently viewing Halorubrum, Genere Estremo per Ambienti Estremi

Halorubrum, Genere Estremo per Ambienti Estremi

Halorubrum è un genere biologico appartenente alla famiglia degli Halobacteriaceae. Di questo genere fanno parte una serie di microorganismi che sono stati ritrovati nel Mar Morto, nel lago Zabuye ed in altri ambienti che possiedono concentrazioni saline proibitive.

Il Mar Morto è a quasi tutti conosciuto per cui non lo approfondirò, tuttavia il lago Zabuye potrebbe risultare più esotico. Questo lago viene definito iper-salino e si localizza a 4400m di altezza nella Prefettura di Shigatse, Regione Autonoma del Tibet. Il lago fornisce il nome anche al minerale zabuyelite (Li2CO3) scoperto nel 1987. Una curiosità è che nel 2008 le miniere di sale del lago Zabuye sono state nominate come la maggior fonte di litio della Cina.

Tornando però ai nostri batteri si è scoperto che una popolazione di Halorubrum nella sua naturale concentrazione salina può scambiare dell’informazione genica tramite frequente ricombinazione.

Qualche esempio:

Halorubrum ejinorense, è stato isolato per la prima volta nel lago Ejinor nella Inner Mongolia, Cina.

Halorubrum lacusprofundi è stato invece scoperto ed isolato intorno al 1980 nei profondi laghi antartici. Il suo genoma, sequenziato nel 2006, consiste di due cromosomi (uno di 2.74Mb ed uno di 0.53 Mb) ed un plasmide (0.43 Mb). Il suo enzima beta-galattosidasi è stato studiato in modo estensivo per comprendere come questa proteina funzioni a temperature così basse e concentrazioni saline così alte come quelle dei laghi antartici. Un ceppo di H. lacusprufundi contiene un plasmide per il trasferimento genico orizzontale che si attiva tramite un meccanismo “vescicle-enclosed virus-like”. Quindi tramite particelle simil-virali.

Halorubrum sodomense è stato identificato per la prima volta nel Mar Morto nel 1980. Questo richiede alte concentrazioni di catione magnesio per la sua crescita. La sua membrana cellulare superficiale contiene l’archeorodopsina-3 (AR3), la quale è una proteina fotorecettrice che sfrutta l’energia del sole per stabilire una forza proton-motrice per la sintesi di ATP. Mutanti di AR3 vengono largamente usati come strumento nell’optogenetica per la ricerca nel campo delle neuroscienze. Esistono anche altre specie che, come avete avuto modo di comprendere, prendono i loro nomi dal luogo di scoperta come, ad esempio, H. tibetense isolato in Tibet e H. xinjiangense isolato nella regione dello Xinjiang in Cina.

Come al solito, lo studio di organismi così particolari, così unici e così estremi risulta un ottimo mezzo per determinare i limiti fisici per la vita per comprendere al meglio come questa possa svilupparsi in ambienti estremi come la superficie di Europa o i mari di metano liquido di Titano.

Autore: Luca Tonietti

Foto: wikipedia.it (Georg Botz, Shades Of Blue And White, Creative Commons Licence (CC-BY-SA))