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Halicephalobus mephisto

Halicephalobus mephisto: è una specie di nematode scoperta da Gaetan Borgonie e Tullis Onstott nel 2011. È stato scoperto in rocce subacquee sul fondo di alcune miniere d’oro in Sud Africa, nello specifico a profondità di 0.9-1.3 e 3.6 Km sotto il livello del mare.

Onstott poco dopo la scoperta ha affermato “mi ha spaventato a morte la prima volta che li ho visti muovere” -” sembrano piccole cose nere che sguizzano”.

La scoperta è decisamente significante e fondamentale poiché nessun altro organismo multicellulare è stato mai ritrovato al di sotto dei 2 Km sotto la superficie terrestre.

Halicephalobus mephisto è resistente a temperature superiori ai 37 gradi Celsius (molto più tollerante dei comuni nematodi), si riproduce asessualmente e si nutre di batteri sotterranei. In funzione della datazione al radio-carbonio si è scoperto che questa specie vive in suoli che risalgono dai 3mila ai 12mila anni fa.

Caratteristiche Halicephalobus mephisto:

Questi vermi sono inoltre in grado di sopravvivere in acque estremamente povere di ossigeno con concentrazioni dell’1% inferiori rispetto a quelle della maggior parte degli oceani. Questa specie ha preso il nome “mephisto” in onore di Mephistopheles, il Signore del Sub-Mondo del Faust come allusione al fatto che si trovi così in profondità sulla Terra.

Halicephalobus mephisto è l’animale che vive più in profondità mai scoperto, in grado di sopravvivere a relativamente alte temperature e a pressioni molto forti. Misura dagli 0.50 mm ai 0.56 mm in lunghezza e si caratterizza dalla presenza di una “lunga” coda di circa 130 micrometri.

Un organismo come questo apre nuovi orizzonti agli scienziati per quanto riguarda la ricchezza della biosfera sotterranea a grandi profondità. Onstott e Borgonie non erano certi all’inizio che il verme fosse stato portato a quelle profondità accidentalmente dai minatori o se fosse uscito effettivamente dalla roccia.

Per scoprirlo, Borgonie ha trascorso un anno intero a scavare nella miniera in cerca di vene d’acqua, raccogliendo campioni e filtrandoli in cerca di nematodi acquatici. In totale ha filtrato 31582 litri di acqua prima di trovare il verme in diversi campioni di roccia profonda.

Onstott spera che il nuovo “verme diavolo” ispiri altri a cercare forme di vita complesse nel più estremo degli ambienti, lo spazio. “In genere la gente ritiene che sotto la superficie di un pianeta come Marte possano vivere solo batteri. Ma questa scoperta ci porta a riconsiderare tutto ciò”. “Anziché’ cercare piccoli microbi verdi, ora non potremmo fare a meno di cercare anche dei piccoli vermi verdi”

Testo: Luca Tonietti

Foto: http://www.nationalgeographic.it/natura/2011/06/06/news/il_verme_diavolo_che_vive_chilometri_sotto_terra-364867/

http://coo.fieldofscience.com/2011/06/its-nematodes-all-way-down.html

Fonti: https://en.wikipedia.org/wiki/Halicephalobus_mephisto

http://www.nationalgeographic.it/natura/2011/06/06/news/il_verme_diavolo_che_vive_chilometri_sotto_terra-364867/