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Dopo la Caduta del Grande Meteorite

66 milioni di anni fa il mondo era ancora popolato dai dinosauri ed il panorama era molto diverso da quello attuale. Quel mondo differente da quello odierno è stato sconvolto dal grande meteorite che ha segnato la fine dei rettili giganti che spopolavano sulla Terra.

Ad oggi, siamo a conoscenza di cosa c’era prima della caduta del meteorite e siamo a conoscenza di cosa sia successo subito dopo. Ma durante? Il primo milione di anni dopo l’estinzione di massa del Cretaceo-Paleocene è quasi sconosciuto a livello di record fossile. Le informazioni su come la vita si sia ripresa dopo la catastrofe è ancora un mistero.

Il 22 Novembre 2019 su Science un gruppo di scienziati statunitensi ha pubblicato uno studio riguardante la tematica sopra esposta. Hanno, nello specifico, pubblicato una sezione stratigrafica eccezione della zona di Corral Bluffs, nel Bacino di Denver, in Colorado.

Si tratta di un grande affioramento di circa 27 Km quadrati al cui interno sono stati trovati centinaia di siti che raccontano come la vita si sia ripresa nel primo milione di anni dopo la grande estinzione di massa. I fossili testimoniano la diversificazione che vediamo oggi; mammiferi placentati, uccelli, rettili, anfibi e anche numerose piante angiosperme. In questo pool di resti fossili sono stati ritrovati anche numerosi scheletri di vertebrati mammiferi, tartarughe e coccodrilli lunghi fino ad un metro e mezzo.

Durante lo studio dei 150 livelli stratigrafici gli studiosi hanno notato degli scalini nella comparsa della vita. I primi 100mila anni sono appartenuti ai mammiferi. Questo perché durante la grande estinzione di massa non sono completamente scomparsi. Non ne sono usciti indenni, ma in ogni caso gli è andata meglio che ai dinosauri. Molte specie si sono estinte e quelle rimaste sono diminuite di dimensioni.

Tra i 200mila ed i 300mila anni, la ricchezza tassonomica dei mammiferi era raddoppiata, mentre la massa corporea massima era ritornata simile a quella degli animali esistiti prima del meteorite. A 300mila anni di distanza dall’impatto la massa corporea dei mammiferi si è triplicata. La dieta si è diversificata e sono aumentate anche le specie florali e vegetali in generale. Nascono gli erbivori esclusivi in opposizione alla tendenza di onnivoria, carnivoria e insettivoria del Cretaceo.

700mila anni dopo l’estinzione di massa compaiono altri mammiferi di grandi dimensioni e compaiono le leguminose. Ad 1milione di anni la vita appare circa come quella che conosciamo ora. Le tappe indicate coincidono con alcuni intervalli di aumento della temperatura terrestre. Questo fa supporre che i cambiamenti climatici possano essere fattori cruciali per la ricomparsa e la scomparsa delle forme viventi.

Nell’articolo pubblicato su Science viene messo in luce che la ripresa della vita è un processo molto simile a quello osservato dopo le grandi catastrofi locali, con la sola differenza che si riscontra nell’ordine di tempo. In piccole catastrofi naturali i tempi di risanamento del territorio e delle specie durano qualche decennio, o al massimo qualche secolo. Nel caso di un estinzione di massa globale i tempi si allungano fino a raggiungere i milioni di anni.

Testo: Luca Tonietti

Foto: http://www.nationalgeographic.it/scienza/2019/02/25/news/estinzione_dinosauri_causata_da_vulcani_trappi_del_deccan_secondo_due_nuovi_studi-4308236/

Fonti: https://science.sciencemag.org/content/366/6468/977

https://it.wikipedia.org/wiki/Cretacico_superiore