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Eroe dei Fumetti o Supercattivo Mutante? La Strana Storia del Deinococcus radiodurans

Parlando sempre di organismi strani ed estremi non si può non citare il Deinococcus radiodurans. 

Questo è un batterio estremofilo tra i più radio-resistenti conosciuti. Resiste a dosi di radiazioni di gran lunga superiori a quelle letali per ogni altra specie vivente. Il radiodurans è in grado di riassemblare la funzionalità dei propri cromosomi dopo che questi ultimi sono stati distrutti da un trattamento radioattivo, inoltre grazie alle numerose molecole di carotenoidi e pigmenti vari presenti sulla sua superficie riesce a schermarsi da numerose dosi di “raggi letali”. 

Detto così sembra veramente il supercattivo di qualche giornalino anni ’50. 
A questo battere non basta però sopravvivere a dosi massicce di radiazioni, è in grado di resistere anche al freddo estremo, alla disidratazione, al vuoto e all’acidità, il che, lo rende un poliestremofilo. Queste peculiarità gli hanno fornito un posto anche nel libro dei Guinness dei primati come la “forma di vita più resistente alle radiazioni al mondo”.

Altra cosa stupefacente? Il suo nome. Letteralmente può essere tradotto come “TERRIFICANTE COCCO RESISTENTE ALLE RADIAZIONI”. Din din din tiro da tre punti. Alcuni scienziati lo hanno addirittura definito “Conan il batterio”

“Conan, quale è il meglio della vita?”
“Schiacciare i nemici, inseguirli mentre fuggono e ascoltare i lamenti delle femmine”

“Conan il batterio, quale è il meglio della vita?”
“Resistere alle radiazioni, rimanere immobili mentre aumentano e ascoltare gli altri batteri che friggono”

A parte gli scherzi, questo battere è stato scoperto nel 1956 da Arthur W. Anderson nel corso di un esperimento per determinare se il cibo in scatola potesse essere sterilizzato usando dosi importanti di raggi gamma. Indovinate? Alla fine dell’esperimento c’era un superstite. Deinococcus radiodurans. 

Una dose di 10 Gy uccide un uomo, una di 60 Gy uccide una colonia di E. coli, una di 5000 Gy non fa nulla al radiodurans. Una dose di 15000 Gy uccide circa il 50% della colonia. Forte no?

Tramite ingegneria genetica questo battere è stato utilizzato in numerosi campi con scopi ambientali come eliminazione di solventi, metalli pesanti e ambienti radioattivi. Potrebbe potenzialmente sopravvivere ad una catastrofe nucleare, quindi si potrebbe usare come dispositivo di memorizzazione in caso di apocalisse. 

Secondo voi potrebbe resistere ad un viaggio spaziale? Potrebbe sopravvivere su un altro pianeta? Incredibile. 

Testo: Luca Tonietti
Foto: Imgur.com
Fonte: ncbi.nlm.nih.gov