Il CTVT o tumore venereo canino trasmissibile è un tumore esterno dei genitali del cane che è egli stesso un Cane.
Tutti noi sappiamo cosa sia un cane, quell’organismo vivente “artificiale” che allieta le nostre giornate, ci saluta quando entriamo in casa e ci rende la vita migliore. Per un biologo come me un cane viene indicato invece come un Mammifero appartenente all’ordine dei Carnivora, della famiglia dei Canidae, del genere Canis, della specie lupus e della sottospecie familiaris, ma fondamentalmente anche per me è un batuffolo peloso talvolta amorevole e talvolta fastidioso.
Un cane assomiglia ad un lupo, è un canino dalla taglia piccola a grande con una plasticità fenotipica variabile. Ma non tutti i cani sono fatti così. Ne esiste uno che non assomiglia per nulla ad un cane eppure lo è.
Il CTVT, o anche sarcoma infettivo è un tumore istiocitico trasmesso tra i canini tramite il rapporto sessuale, o tramite gli atti di annusare, leccare o mordere le aree affette dal tumore stesso. È uno dei tre cancri trasmissibili conosciuti nei Mammiferi, insieme al tumore facciale dei diavoli della Tasmania e il sarcoma del reticolo cellulare del criceto Siriano.
CTVT:
Le cellule stesse tumorali sono loro stesse l’agente infettivo e il tumore che si forma non è geneticamente correlato al cane che fa da ospite.
Sebbene il genoma di un CTVT sia derivato da un canide (probabilmente da un cane, lupo o coyote), è ad oggi essenzialmente vivente come organismo unicellulare, riproducibile asessualmente e patogeno.
Le analisi di sequenza del suo genoma suggeriscono che si sia separato dai canidi più di 6000 anni fa. Le stime più recenti lo datano a 11 mila anni fa. Tuttavia, l’MRCA (Most Recent Common Ancestor) del tumore esistente pare più recente: ha avuto origine probabilmente tra i 200 e 2500 anni fa dai cani da slitta con un contributo dei coyote.
Le cellule del CTVT posseggono dai 57 ai 64 cromosomi rispetto ai cani che ne possiedono 78, inoltre tutti i cromosomi canini tranne quello X e Y sono acrocentrici (possiedono il centromero molto vicino alla fine del cromosoma), la maggior parte di quelli delle cellule CTVT sono invece metacentrici o sub-metacentrici.
Non esistono evidenze che il tumore sia di origine virale, l’agente infettante è il tumore stesso.
Tutto ciò cosa significa? Sta ad indicare che nel mondo esistono organismi facenti parte di un determinato clado dell’albero della vita che non appaiono per nulla simili a loro punto di partenza o arrivo.
Il CTVT è a tutti gli effetti un cane, solo che non possiede le orecchie, coda, zampe, pelliccia e quant’altro. È un organismo unicellulare appartenente alla stessa linea genetica dei canidi, per cui, ribadisco, è un cane che non assomiglia per nulla ad un cane.
Cellule HeLa nell’Uomo:
Una cosa simile è successa anche per l’uomo con le cellule HeLa, queste sono cellule tumorali immortalizzate altamente stabilizzate utilizzate nella ricerca scientifica. Questa linea cellulare è stata isolata da un cancro della cervice uterina di Henrietta Lacks, che morì di questo cancro nel 1951.
Alcuni ricercatori hanno proposto le HeLa come nuova specie a sé stante: il nome proposto sarebbe Helacyton gartleri. Tale proposta si basa principalmente sulla composizione cromosomica delle HeLa, differente da quella delle altre cellule umane. Posseggono 82 cromosomi, 4 coppie del cromosoma 12 e tre coppie dei cromosomi 6, 8 e 17.
Tale differenza nel corredo cromosomico è dovuta ad una mutazione orizzontale indotta dal Papillomavirus.
La proposta di nuova specie deriva da tre premesse fondamentali: la profonda differenza del loro genoma e corredo cromosomico da quello umano; la nicchia ecologica nella quale possono sopravvivere e la loro capacità di propagarsi e resistere laddove altre cellule non avrebbero possibilità di sopravvivere.
CTVT e cellule HeLa sono due esempi che indicano che la morfologia non sia la soluzione migliore per determinare l’appartenenza ad una specie.
Il CTVT è una specie di cane. Non lo sembra, ma è un cane o comunque un suo derivato.
Questo è un esempio di come la vita e la natura siano adattabili e di come un approccio di tipo genomico sia sempre da preferire a quello morfologico per un’analisi biologica accurata.
Cosa incontreremo un domani nello spazio? Che organismi ci attendono? Troveremo cani che non assomigliano a cani ma in realtà sono cani? Si creeranno nuove specie sempre più “artificiali”? Dove porterà la biologia sintetica?
Testo: Luca Tonietti
Foto: https://science.sciencemag.org/content/343/6169/376/tab-figures-data
https://it.dhgate.com/product/muscles-organs-of-the-dog-animal-anatomy/439625035.html
Fonti: https://en.wikipedia.org/wiki/Canine_transmissible_venereal_tumor
https://it.wikipedia.org/wiki/Canis_lupus_familiaris
https://science.sciencemag.org/content/343/6169/376/tab-figures-data
Lezioni di Evoluzione dei Genomi Animali tenute dal Professor Maurizio Casiraghi presso l’università’ degli Studi di Milano Bicocca