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Combattere il Cancro con la Microgravita’

Il Dr. Joshua Chou, un ricercatore dell’UTS sta cercando di replicare i promettenti risultati sperimentali che sono stati ottenuti riguardo le cellule cancerose a gravità zero in una camera appositamente costruita nella UTS School of Biomedical Engineering. Lo scopo e’ quindi quello di combattere il Cancro con la Microgravita’.

Il Dr. Chou ha organizzato a tal proposito il primo simposio di biologia spaziale all’UTS unendo così scienziati, inventori, governatori e astrofili per discutere gli avanzamenti nei campi della ricerca spaziale in particolare quelli biologici e medici. Gli argomenti trattati in questo simposio riguardavano principalmente lo sviluppo di nuovi farmaci, l’ingegneria dei tessuti e la nascita di nuove tecnologie mediche.

Durante questa conferenza, il Dr. Chou ha annunciato i dettagli per le prossime missioni sulla ISS per determinare come la microgravità possa influire nella lotta contro il cancro alle ovaie, alla mammella al naso e ai polmoni. L’UTS lavorerà con la YURI, una compagnia tedesca fondata per permettere l’espansione della ricerca e l’applicazione commerciale di prodotti e metodologie in ambienti di microgravità. La YURI fornirà a tal proposito gli hardware necessari per portare le cellule cancerose nello spazio.

I risultati della missione potrebbero segnalare alla comunità di ricerca australiana che l’era della biologia e della medicina spaziale sia pronta.

Il cancro coinvolge alcune cellule del corpo che iniziano a dividersi in modo incontrollato invadendo cosi’ i tessuti circostanti. La crescita continua fino a che non si raggiunge un “punto” di non ritorno in cui l’organismo viene invaso. Nessuno sa esattamente quando questo “punto” viene raggiunto.

“Ci deve essere un mezzo con cui le cellule tumorali si sentono e percepiscono per formare un tumore. Sappiamo che l’unico modo in cui le cellule tumorali percepiscono il loro ambiente è attraverso forze meccaniche e segnali chimici. Le forze meccaniche che noi abbiamo intenzione di analizzare esistono ed agiscono solo quando c’è gravità”

Nei test in ambiente microgravitazionale in laboratorio dall’80 al 90% delle cellule nei vari tipi di cancro sono state disabilitate: muoiono andando incontro ad apoptosi oppure “galleggiano” senza comunicare una con l’altra.

“Siamo pronti a verificare se le cellule possano fare la stessa cosa nello spazio. La mia speranza è confermare ciò che abbiamo trovato in laboratorio ed essere in grado di identificare nuovi obiettivi ed introdurre un farmaco che induca la cellula cancerosa a pensare che sia in microgravità nonostante sia ancora sulla Terra”

“la mia visione è che questo farmaco lavorerebbe insieme a trattamenti già esistenti per migliorare la tempistica e l’efficienza del trattamento” …” Non sarebbe un proiettile magico, ma potrebbe dare agli attuali trattamenti come la chemioterapia una spinta abbastanza grande da uccidere la malattia”

La precedente esperienza del Dr. Chou su come l’ambiente spaziale influisce sulla comprensione della biologia cellulare e sulla progressione delle malattie si è verificata nella ricerca che ha compiuto ad Harvard grazie alla quale ha sviluppato EVENITY, un farmaco osteoporotico. Questo è stato sviluppato dalla ricerca condotta presso la ISS ed è stato messo sul mercato per aiutare i pazienti affetti da osteoporosi.

Grazie a questo studio si spera in futuro di combattere il Cancro con la Microgravita’ o comunque di limitarne la diffusione e la mortalita’.

Autore: Luca Tonietti

Fonti: https://phys.org/news/2019-11-australian-aggressive-cancer-cells-zero-gravity.html